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Inchiesta MTM L'operaio robot II
Esiste \"un modo nuovo di costruire le automobili\"? In due documenti inediti IRI e sindacati metalmeccanici rispondono s\u00ed
I dirigenti delle grandi aziende erano presenti in massa al convegno torinese dell'Istituto Gramsci sul nuovo modo di organizzare il lavoro. Il rinnovamento sollecitato dai sindacati non pu\u00f2 fermarsi alla macchina ma deve riguardare l'uomo.
Estratto da \"Tecnologia Meccanica, vol. III, capitolo secondo.
Le mistificazioni della 'politica della prevenzione sanitaria' e le ambivalenze della 'linea dell'Ambiente di lavoro'
Uno studio sociologico sulla Ford inglese. L'\"uomo stritolato dalla catena di montaggio\" - Lefficientismo ad ogni costo - L'alienazione e la frustrazione degli operai.
\"Condizione operaia\" alla Pancaldi di Bologna. La drammatica testimonianza di una operaia della camicieria bologneseoccupata dalle lavoratrici - Nessun rapporto tra madri e figli - Oggi si ferma a Bologna tutto il settore abbigliamento - Le rivendicazioni in fabbrica e quelle sociali.
L'inizio e il termine della giornata in ufficio organizzati autonomamente dal personale. I primi tentativi sono stati compiuti in Germania e Francia. Con l'orario flessibile si sperimenta un rimedio contro la disaffezione.
Con nota di Liliana (?)
Lo sfruttamento organizzato nelle fabbriche italiane e le soluzioni riformistiche
L'organizzazione capitalistica del lavoro parte III, Contro l'ideologia
Prima l'uomo o l'efficienza
Lanerossi Schio: che cosa accade in una grande industria tessile. L'IBM programma l'intero ciclo produttivo - Aumenta la produzione diminiuisce l'occupazione - La caduta del salario familiare - Come reagiscono i lavoratori? - Un giudizio del compagno Lama
Un saggio di O.G. Edholm approfondisca i temi posti da una nuova disciplina: l'ergonomia
Agitazione in molte aziende. La FILTEA_CGIL dopo lo svenimento dell'operaia della Doppieri - L'obbiettivo delle 40 ore in cinque giorni e la lotta per le pause
La condizione operaia nelle fabbriche della \"terra promessa\" torinese.
\n\"Arrivo a mettere in macchina anche 800 pezzi all'ora: e mi capita di rifare gli stessi movimenti anche per strada e a casa\" - Lo spaventoso aumento delle malattie - 313 infortuni su 361 dipendenti all'Assa di Susa - I dati dell'INAIL - Oltre 66 mila infortuni in un anno: 104 mortali
Per il premio di produzione non scioperavano: consideravano inutile la lotta perch\u00e8 il padrone, spingendo sul cottimo, si riprendeva con la sinistra quello che dava con la destra. La lotta veramente sentita \u00e8 sui tempi di produzione.
Appunti per la discussione su di una metodologia scientifica nella ricerca sui problemi della condizione operaia
Le 700000 donne che ci vestono
Trattamento \"speciale\" per le operaie nelle fabbriche di Milano. Nove ore al giorno con due tenaglie ai fianchi per spostare i carrelli senza adoperare le mani impegnate a tagliare il \"pezzo\" con la trancia - A vent'anni ha gi\u00e0 cambiato quattro mestieri; ma le \u00e8 rimasta ancora la speranza - tempo libero: due ore la settimana - I risparmi lira su lira per vedere il mare nel '68 - Manovali \"di qui all'eternit\u00e0\"?
Voi e l'amore. Un quiz per le ragazze
MTM Chi sono - Che succede
Documento conclusivo della conferenza nazionale unitaria sulla tutela della salute nell'ambiente di lavoro, Rimini, 27-30 marzo 1972
E' possibile ridurre l'orario di lavoro? Il problema \u00e8 attuale e drammatico. La nostra salute \u00e8 in pericolo, \u00e8 in pericolo il nostro equilibrio nervoso. La macchina rischia di schiacciarci, di ridurci a suoi schiavi.
Da 35a 50 mila lire al mese - Impressionanti denuncie - Dequalificazione e salari discriminati - Lavoro da operaie e salari da apprendiste - Sei giovani si sono iscritte al Partito
Una svolta nel controllo delle nascite - Le donne saranno liberate dalla necessit\u00e0 di sottoporre il proprio organismo a una continua azione di farmaci.
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A colloquio in Francia con il direttore dell'istituto per lo studio pratico dell'automazione - La diffidenza degli operai - Macchine da adattare alle necessit\u00e0 - dell'uomo - Trentamila \"mostri intelligenti \" in attivit\u00e0 alla fine degli anni Settanta. Arles, giugno.
Alla RIV di Torino un esempio di \"investimento tecnologico\" - Alla FIAT si parla di assunzioni ma in misura tale che non coprirebbero neppure gli svecchiamenti degli ultimi due anni - Nessuna spinta imprenditoriale capace di assorbire manodopera.
Lettera di un piccolo industriale al nostro giornale. Non tutte le aziende violano leggi sociali e contratti ma il rapporto di lavoro puo\u00f2 essere interrotto in ogni momento e si presta agli abusi. I problemi della piccola impresa richiedono misure pubbliche dirette a creare spazio in campo tributario, creditizio e commerciale.
Nella elezione della Commissione interna. Altri successi all'ATAM e al Pantalonificio di Arezzo.
Roma, Intervista con Franca Tamburi, operaia della Lebole e presidente della Commissione Interna.
Astensione alla Lebole per il cottimo
Intervista con 2 operaie della Lebole Rubini Anna Maria e Martinelli Angelina, Arezzo
Donata Travascio, operaia della Lebole
As online distractions increasingly colonize our time, why has productivity become such a vital demonstration of personal and professional competence? When corporate profits are soaring but worker salaries remain stagnant, how does technology exacerbate the demand for ever greater productivity? In Counterproductive Melissa Gregg explores how productivity emerged as a way of thinking about job performance at the turn of the last century and why it remains prominent in the different work worlds of today. Examining historical and archival material alongside popular self-help genres\u2014from housekeeping manuals to bootstrapping business gurus, and the growing interest in productivity and mindfulness software\u2014Gregg shows how a focus on productivity isolates workers from one another and erases their collective efforts to define work limits. Questioning our faith in productivity as the ultimate measure of success, Gregg's novel analysis conveys the futility, pointlessness, and danger of seeking time management as a salve for the always-on workplace.
A Mental Revolution includes eight original essays that analyze how the scientific management principles developed by legendary engineer Frederick W. Taylor have evolved and been applied since his death in 1915.\" \"Taylor believed that a business or any other complex organization would operate more effectively if its practices were subjected to rigorous scientific study. His classic Principles of Scientific Management spread his ideas for organization, planning, and employee motivation throughout the industrialized world. But scientific management, because it required, in Taylor's words, \"a complete mental revolution,\" was highly disruptive, and Taylor's famous time-motion studies, especially when applied piecemeal by many employers who did not adopt the entire system, helped make the movement enormously unpopular with the organized labor movement. Though its direct influence diminished by the 1930s, Taylorism has remained a force in American business and industry up to the present time.
This article traces the trajectory of theory and praxis around nocivit\u00e0 or noxiousness \u2013 i.e., health damage and environmental degradation \u2013 drawn by the workerist group rooted in the petrochemical complex of Porto Marghera, Venice. While Porto Maghera was an important setting for the early activism of influential theorists such as the post- workerist Antonio Negri and the autonomist feminist Mariarosa Dalla Costa, the theories produced by the workers themselves have been largely forgotten. Yet, this experience was remarkable because it involved workers employed by polluting indus- tries denouncing in words and actions the environmental degradation caused by their companies from as early as 1968, when the workerists had a determining influence in the local factories. The Porto Marghera struggles against noxiousness contradict the widespread belief that what is today known as working-class environmentalism did not have much significance in the labour unrest of Italy\u2019s Long 1968. The Porto Marghera group\u2019s original contribution was based on the thesis of the inherent noxiousness of capitalist work and an antagonistic-transformative approach to capitalist technology. This led to the proposal of a counterpower able to determine \u201cwhat, how, and how much to produce\u201d on the basis of common needs encompassing the environment, pointing to the utopian prospect of struggling for a different, anti-capitalist technology, compatible with the sustainable reproduction of life on the planet.