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@ -59,9 +59,7 @@ The word "Taylorism" refers to Taylor's approach to managing industrial plants a
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Amongst the new breed of "scientific managers" were a couple of American engineers, Frank Bunker Gilbreth and Lillian Moller Gilbreth, who became influential efficiency experts by pioneering the Motion Study method. The Gilbreths created a research methodology based on the examination of "work movements," which included filming a worker's actions and body position while keeping track of the time. They called the units of work they measured the therbligs (an anagram of their last name), each one a mere one-thousandth of a second.
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Price, Brian. 1992. "Frank and Lillian Gilbreth and the Motion Study Controversy, 1907-1930." In:
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See: Price, Brian. 1992. "Frank and Lillian Gilbreth and the Motion Study Controversy, 1907-1930." In: 
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The business efficiency approach known as time and motion study (or time-motion study) combines the Time Study work of Frederick Winslow Taylor with the Motion Study work of Frank and Lillian Gilbreth. Methods engineering is the term used today to describe this comprehensive approach to work system development, which is used ubiquitously in industrial businesses and services, including schools and hospitals. It also remains the basis of contemporary processes of full work automation.
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@ -124,5 +122,96 @@ In Italy, the first experiments with MTM methods are introduced by a company cal
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# Versione in ITALIANO: Il padiglione americano
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**Il management scientifico**
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Questa sezione raccoglie documenti, citazioni e approfondimenti sulla storia delle tecniche manageriali note come "scientific management" e sulle circostanze che hanno portato all'introduzione dell'MTM (Methods-Time Measurement) in Italia.
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**La storia da cui partiamo: il "padiglione americano"**
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La Lebole divenne famosa negli anni Sessanta per lo slogan "Ho un debole per l'uomo in Lebole". Tuttavia, oltre che per il successo sue campagne publicitarie, lo stabilimento di Arezzo aperto nel 1962 in un padiglione di 75.000 metri quadrati, è famoso nella storia delle lotte operaie italiane per essere stato tra i primi a introdurre le metodologie MTM (Methods-Time Measurement) importate dagli Stati Uniti. Ivana Peluzzi, una ex-operaia della Lebole che ha gentilmente accettato di parlare con noi, sottolinea come la Lebole non abbia solo prodotto abiti maschili:
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> questa fabbrica ha prodotto [anche] ottime sindacaliste e donne che sono entrate in politica
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Infatti, nonostante l'enfasi commerciale sull'abbigliamento maschile, la storia della fabbrica Lebole è la storia di una forza lavoro tutta al femminile. Molte di queste donne provenivano dalla campagna e avevano origini contadine. Preferirono la fabbrica al lavoro agricolo e domestico attratte da una forma di vita più “moderna”. Alcune di loro si erano formate come sarte e conoscevano i tradizionali metodi sartoriali.
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Tuttavia, l'organizzazione del lavoro alla Lebole non permise a queste donne di dimostrare le loro capacità. L'introduzione dell' MTM fu preceduta da un periodo di studio, in cui alcuni consulenti esperti osservarono, filmado e cronometrando attentamente ogni movimento delle lavoratrici, al fine di determinare i modi più efficaci di eseguire determinate mansioni, copiandone i flussi di lavoro e movimenti, di fatto espropriando le lavoratrici delle loro conoscenze.
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Il metodo MTM fu implementato per la prima volta nel 1964 in uno solo dei tre reparti industriali della Lebole, che fu rapidamente soprannominato il "padiglione americano". All'inizio, le lavoratrici selezionate per partecipare alla linea di produzione sperimentale suscitarono qualche invidia nelle altre, in quanto ritenute le migliori. Ma ben presto questa percezione iniziale si trasformò in preoccupazione, poiché iniziarono a diffondersi voci sulla perdita di libertà e sui ritmi brutali richiesti dal nuovo processo di lavoro riorganizzato.
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**Lo chiamano Scientific Management: da Taylor all' MTM**
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L'organizzazione scientifica del lavoro è un libro pubblicato nel 1911 da Frederick Winslow Taylor. Attraverso lo studio dei processi di produzione e la collaborazione tra dirigenti qualificati e dipendenti qualificati, Taylor riteneva possibile organizzare un rapporto vantaggioso per entrambe le parti, capace di migliorare significativamente quello che lui riteneva essere l'impreciso dilettantismo dei manager dell'epoca. In sostanza, l'argomentazione di Taylor si basava sull'idea che esista un solo approccio ottimale ("the one best way") per svolgere un dato lavoro. La sua teoria inizialmente si concentrava principalmente sul settore manifatturiero e il suo approccio prevedeva un esame completo dei movimenti di ciascun lavoratore al fine di massimizzare l'orario di lavoro secondo le seguenti fasi chiave:
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- Individuare un gruppo di 10-15 lavoratori esperti nel compito da svolgere.
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- Esaminare la sequenza precisa di movimenti che ciascun lavoratore svolge.
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- Misurare il tempo necessario per ogni movimento.
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- Determinare se esiste un modo più rapido per eseguirlo.
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- Eliminare qualsiasi movimento lento o inutile.
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- Infine, stabilire la migliore sequenza possibile di movimenti.
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La parola "taylorismo" si riferisce a questo approccio di Taylor alla gestione degli impianti industriali e ha anche un significato peggiorativo, dato che questo metodo si appropria delle conoscenze e delle abilità dei lavoratori per usarle contro di loro.
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**I coniugi Gilbreth: la produttività in casa**
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Tra le fila della nuova generazione di "manager scientifici" troviamo anche una coppia di ingegneri americani, Frank Bunker Gilbreth e Lillian Moller Gilbreth, che divennero influenti esperti di efficienza, aprendo così la strada al metodo MTM. I Gilbreth misero a punto una metodologia di ricerca basata sull'esame dei movimenti di lavoro che si basava sul filmare le micro azioni e analizzare la posizione del corpo in un arco di tempo. I Gilbreth chiamarono le unità di lavoro misurate therbligs (un anagramma del loro cognome), ciascuna corrispondente a un mero millesimo di secondo.
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Si veda: Price, Brian. 1992. “Frank and Lillian Gilbreth and the Motion Study Controversy, 1907-1930.” In: 
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L'approccio all'efficienza aziendale noto come MTM (studio del tempo e del movimento) combina lo studio dei tempi di Frederick Winslow Taylor con i metodi per lo studio del movimento di Frank e Lillian Gilbreth. Methods engineering è il termine inglese usato oggi per descrivere questo approccio globale allo sviluppo del sistema di lavoro. È un metodo che viene utilizzato ovunque, sia nelle imprese che nei servizi, comprese scuole e ospedali. La sua logica rimane anche alla base dei processi contemporanei di cosiddetta "piena automazione" (full automation) del lavoro.
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La coppia Frank e Lilian Gilbreth è stata anche autrice e protagonista di un romanzo (1948) poi trasformato in un film (1952) dal titolo Cheaper by the Dozen, che ebbe un gran successo. La casa dei Gilbreth viene presentata qui come una sorta di laboratorio pratico per dimostrare la bontà delle loro teorie sull'efficienza, in questo caso applicate al menage domestico e all'educazione dei loro dodici figli. Nella storia, queste teorie vengono messe alla prova con risultati umoristici e moralmente edificanti.
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Nel libro *Counterproductive: Time management in the knowledge economy*, Melissa Gregg spiega come:
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> Fin dall'inizio, il management scientifico è stato un fronte avanzata congiuntamente nella sfera pubblica e privata. Tale fu l'influenza duratura degli esperti di tempi e movimenti Frank e Lillian Gilbreth, la coppia di coniugi che impersonarono il loro mestiere adottando i diagrammi di Gantt per gestire una famiglia di dodici figli. Le teorie contemporanee del lavoro implicano spesso che la logica del mercato solo di recente sia arrivata a intromettersi nella sacralità della famiglia.
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>Il crescente interesse per la gestione scientifica e i principi di efficienza nei primi anni del 1900 includeva un'agenda significativa per l'organizzazione del lavoro delle donne in casa. I proselitisti dell'efficienza Harrington Emerson e Frank Gilbreth fornirono entrambi un'epigrafe per il best seller della scienza domestica di Christine Frederick, Household Engineering (1915), riconoscendo che la casalinga richiede il massimo acume e abilità.
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Mentre la maggior parte dei primi entusiasti tayloristi risiedevano negli Stati Uniti, Frank Gilbreth trascorse gran parte del 1913 e del 1914 presso la società Auergesellschaft, che era alleata con Allgemeine Elektrizitats-Gesellschaft (AEG), la più grande società di ingegneria tedesca. L'esatta natura del lavoro di Gilbreth e le sue relazioni con il suo cliente rimangono un mistero, ma Walther Rathenau, il capo di AEG, e Wichard von Moellendorff, uno dei suoi principali dirigenti di produzione, furono tra i più influenti promotori della gestione scientifica in Germania durante il decennio successivo.
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**Henry Ford: una trasformazione totale della società**
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Durante la fine degli anni '10 e '20, Henry Ford espanse i concetti di Taylor utilizzandoli per la prima volta nell'industria automobilistica e introducendo la moderna "catena di montaggio". Si stima che attraverso la Ford Motor Company, Ford abbia guadagnato circa 199 miliardi di dollari di capitale, il che lo renderebbe la nona persona più ricca della storia. Ford aveva incorporato alcune misure di welfare nel suo stile di gestione, apparentemente desideroso di ridurre l'elevato tasso di turnover che faceva si che molti dei suoi reparti dovessero assumere 300 uomini ogni anno per riempire 100 posti liberi. Così nel 1914 Ford iniziò a pagare ai suoi lavoratori 5 dollari al giorno, più che raddoppiando la paga media dell'epoca. Nel 1926 istituì anche una nuova settimana lavorativa di 40 ore composta da cinque giorni di 8 ore. La partecipazione agli utili veniva offerta ai dipendenti che avevano lavorato in azienda per sei mesi o più e che si comportavano secondo i gusti di Ford.
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La vita privata dei dipendenti tuttavia era completamente esaminata. non solo Ford usò mezzi violenti per reprimere qualsiasi tentativo di sindacalizzazione; ma istituí anche un "Dipartimento sociale" con oltre 50 addetti a spiare le abitudini dei suoi lavoratori: gli investigatori dell'azienda denuciavano comportamenti come consumo di alcol, gioco d'azzardo e promiscuità sessuale.
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Ford fu anche l'autore di un opuscolo in 4 volumi intitolato *The International Jew: The World's Foremost Problem*. Il libretto, che descriveva un progetto di dominio mondiale da parte del popolo ebraico, ebbe ampia diffusione in Germania durante il nazismo e fu fonte di ispirazione per Hitler. In occasione del suo 75° compleanno, nel 1938, Adolf Hitler conferì a Ford la *Gran croce dell'Ordine supremo dell'aquila tedesca*, la più alta onorificenza del regime nazista conferita a uno straniero, per gli sforzi intrapresi della filiale Ford in Germania per rifornire l'esercito nazista di veicoli blindati e per aver donato tutti i profitti alla causa nazista. Inoltre, per diversi anni Ford si impegnò a versare 50.000 USD a sostegno del partito di Hitler.
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A partire dagli anni '30,sono stati definiti fordismo quei metodi di produzione incentrati principalmente sull'utilizzo di tecnologie e della catena di montaggio per aumentare la produttività. Antonio Gramsci e Henri de Man sono i primi ad aver teorizzato tale idea di fordismo.
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>... comprendendo l'importanza, il significato e la portata oggettiva del fenomeno americano, che è anche il più grande sforzo collettivo fino ad oggi per creare con una velocità senza precedenti e con una consapevolezza di intenti senza pari nella storia, un nuovo tipo di lavoratore e di uomo [sic]. L'espressione "coscienza di scopo" potrebbe sembrare a dir poco divertente a chiunque ricordi la frase di Taylor sul "gorilla addestrato". Taylor sta infatti esprimendo con brutale cinismo lo scopo della società americana – sviluppare nel lavoratore al massimo grado atteggiamenti automatici e meccanici, rompendo il vecchio nesso psico-fisico del lavoro professionale qualificato, che richiede una certa partecipazione attiva di intelligenza, fantasia e iniziativa da parte del lavoratore, e riducendo le operazioni produttive esclusivamente all'aspetto meccanico, fisico.[…] >Una selezione forzata avverrà ineluttabilmente; una parte della vecchia classe operaia sarà spietatamente eliminata dal mondo del lavoro, e forse dal mondo tout court. È da questo punto di vista che si dovrebbe studiare l'iniziativa “puritana” di industriali americani come Ford. Certo è che non si tratta dell'“umanità” o della “spiritualità” del lavoratore, che vengono subito frantumate […] Le iniziative “puritane” hanno semplicemente lo scopo di preservare al di fuori del lavoro un certo equilibrio psico-fisico che previene il collasso psichico del lavoratore...
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**La misurazione del tempo e dei metodi (MTM)**
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La Misurazione del tempo e dei metodi (MTM) è una tecnica protetta da copyright utilizzata nei processi di produzione industriale per studiare il modo in cui viene eseguita ogni operazione o lavoro manuale e, sulla base dell'analisi, stabilire un tempo standard richiesto ai lavoratori per completare una data attività. Questo sistema tiene conto separatamente di quattro variabili:
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- Abilità - la capacità di seguire le istruzioni con precisione
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- Sforzo – Impegno al lavoro, disponibilità del lavoratore
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- Condizioni – L'ambiente in cui si lavora
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- Coerenza - l' affidabilità delle prestazioni
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Il metodo fu introdotto per la prima volta negli Stati Uniti nel 1948 da H.B. Maynard, JL Schwab e GJ Stegemerten. Oggi, l' MTM esiste in diverse varianti (come MTM-1, MTM-2, MTM-3, MTM-UAS, MTM-MEK e MTM-SAM, per esempio, alcune delle quali sono ora obsolete. Nel primo studio che diede origine a questo metodo sono state utilizzate delle videocamere ( che scattavano a una velocità di 16 fotogrammi al secondo) per registrare gli operai qualificati presso la fabbrica Westinghouse Brake and Signal Corporation. I filmati sono stati quindi analizzati e classificati in un formato preimpostato di Basic Motions mediante la visualizzazione di ciascun fotogramma. Raggiungere, afferrare, muovere, posizionare, rilasciare, ecc. erano alcuni dei movimenti base cosí individuati. Un singolo movimento viene individuato nel fotogramma in cui la mano ha iniziato a eseguirlo per la prima volta, ed viene considerato terminato nel un fotogramma che mostra l'azione conclusa. Ciò permette di determinare la durata di ciascun movimento registrandolo in secondi, utilizzando un conteggio dei fotogrammi, e quindi "livellandolo" a una prestazione standard.
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**L’MTM in Italia**
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In Italia, i primi esperimenti con i metodi MTM vengono introdotti da una società chiamata Bedaux Consultants. All'inizio degli anni Settanta, Luigi Firrao scrive un lungo reportage per il quotidiano Il Manifesto, in cui ripercorre le prime mosse dell’azienda:
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> La riorganizzazione del lavoro basata sui metodi e sui sistemi della MTM costituisce l'unica vera risposta del padronato italiano ai risultati ottenuti con la lotta della classe operaia. Tutti i discorsi sull'automazione degli impianti e sul miglioramento della produttività investendo in macchine che rendono di più senza aumentare lo sforzo dell'operaio sono solo fumo e teoria rispetto alla realtà della fabbrica di oggi.
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>La più importante società di consulenza sull'organizzazione del lavoro oggi operante in Italia è la Bedaux Consultants, che applica tutti i sistemi che abbiamo elencato sopra nei suoi interventi di riorganizzazione della produzione.[...] La casa madre della Bedaux, ovviamente, è negli Stati Uniti. Nel 1927 fu fondata l'italiana Bedaux, la cui presidenza fu assunta dall'anziano Giovanni Agnelli (il fondatore della FIAT) e i primi interventi di organizzazione del lavoro avvennero proprio alla FIAT e alla Pirelli. Dal 1966 la Bedaux Consultants è guidata dall'ingegnere Roberto Amadi, formatosi all'Alfa Romeo e alla Magneti Marelli. L'ultima pubblicazione di Bedaux elenca una per una le aziende in cui è intervenuta per razionalizzare i sistemi di sfruttamento.
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>Tra le aziende per cui Bedaux ha lavorato ci sono: BUITONI, BARILLA, LAZZARONI, PERNIGOTTI, PERUGINA, SPERLARI, SUPERGA calzature, ITALCANTIERI (IRI) cartiere BINDA, STERZI e DONIZELLI; ceramiche POZZI e SBORDONI, aziende metalmeccaniche quali MAGNETI MARELLI, FIVRE, MAGRINI, AERFER, ALFA ROMEO, ANSALDO, BREDA, CMF, CMI, FMI, SALMOIRAGHI, S. GIORGIO PRA, LAGOMARSINO, CEMFOND, SANT'EUSTACCHIO, SPICA, SUNBEECAMICA; tra le aziende siderurgiche, DALMINE e SCI; tra le tessili, COTONIFICIO CANTONI, DE ANGELI FRUA, LANEROSSI, MCM.
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>Inoltre, Bedaux organizza un gran numero di corsi per la formazione di cronometristi, addetti ai tempi e ai metodi, ecc. Bedaux non è sola. Più di trenta altre aziende in Italia organizzano lo sfruttamento dei lavoratori come consulenti esterni, mentre molte imprese cercano freneticamente di assumere i propri specialisti per lo stesso scopo.
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