From efa03cd180b71e7da52dd21f086a603fe0cb52b9 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Raytrayen Beakovic Lauria Date: Sun, 29 Aug 2021 03:50:30 -0700 Subject: [PATCH] Aggiungi 'content/author/gillodorfles.md' --- content/author/gillodorfles.md | 7 +++++++ 1 file changed, 7 insertions(+) create mode 100644 content/author/gillodorfles.md diff --git a/content/author/gillodorfles.md b/content/author/gillodorfles.md new file mode 100644 index 0000000..3fefa66 --- /dev/null +++ b/content/author/gillodorfles.md @@ -0,0 +1,7 @@ ++++ +title="Gillo Dorfles" ++++ +# Biography +Nato a Trieste nell'allora Austria-Ungheria da padre goriziano di origine ebraica[2] e madre genovese, si laureò in Medicina, con specializzazione in Psichiatria[3]. Parallelamente agli studi in ambito medico, sin dai primi anni trenta si dedicò allo studio della pittura, dell'estetica e in generale delle arti[4]. La conoscenza dell'antroposofia di Rudolf Steiner, acquisita a partire dal 1934 grazie alla partecipazione a un ciclo di conferenze a Dornach,[5] orienta la sua arte pittorica verso il misticismo, denotando una vicinanza più ai temi dominanti dell'area mitteleuropea che a quelli propri della pittura italiana coeva. +Professore di Estetica presso le università di Milano, di Cagliari e di Trieste, nel 1948 fondò, insieme ad Atanasio Soldati, Galliano Mazzon, Gianni Monnet e Bruno Munari, il Movimento per l'arte concreta, del quale contribuì a precisare le posizioni attraverso una prolifica produzione di articoli, saggi e manifesti artistici.[5] Per tutti gli anni cinquanta prende parte a numerose mostre del MAC, in Italia e all'estero: espone i suoi dipinti alla Libreria Salto di Milano nel 1949[6] e nel 1950 e in numerose collettive, tra le quali la mostra del 1951 alla Galleria Bompiani di Milano,[7] l'esposizione itinerante in Cile e Argentina nel 1952, e la grande mostra Esperimenti di sintesi delle arti, svoltasi nel 1955 nella Galleria del Fiore di Milano. +Nel 1954 risulta componente di una sezione italiana del gruppo ESPACE. Nel 1956 diede il suo contributo alla realizzazione dell'Associazione per il disegno industriale. Si dedicò quindi in maniera pressoché esclusiva all'attività critica sino a metà degli anni ottanta[8]. Solo nel 1986, con la personale presso lo Studio Marconi di Milano, tornò a rendere pubblica la propria produzione pittorica, che ha coltivato anche negli anni successivi.