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Tomislav Medak 2021-09-01 04:55:42 -07:00
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@ -11,5 +11,5 @@ Nellentroterra intorno a Ghilarza, come in molte zone dellisola, ciò che
In una lettera dal carcere del 1931 Gramsci racconta una storia per i propri figli, di cui, a causa della reclusione, non aveva mai visto il più piccolo. Un ragazzino dorme con un bicchiere di latte appoggiato per terra accanto al letto. Un topo beve il latte, il bambino si sveglia e trovando il bicchiere vuoto scoppia a piangere. Allora il topo va dalla capra e le chiede un po di latte. La capra non ne ha, ha bisogno di erba. Il topo va nel campo, e il campo non ha erba perché è troppo riarso. Il topo va al pozzo e il pozzo non ha acqua perché ha bisogno di essere riparato. Allora il bambino va dal muratore che non ha le pietre che ci vogliono. Infine il topo va dalla montagna e la montagna non vuole saperne nulla e sembra uno scheletro perché ha perso i suoi alberi. (Nel corso dellultimo secolo la Sardegna è stata radicalmente disboscata per fornire le traversine ferroviarie allItalia continentale.) In cambio delle tue pietre, dice il topo alla montagna, il bambino, quando sarà grande, pianterà castagni e pini sulle tue pendici. Dopo di che la montagna accetta di dare le pietre. In seguito il bambino ha tanto di quel latte che ci si lava! Più tardi ancora, quando è ormai un uomo, pianta gli alberi, lerosione cessa e la terra diventa fertile. In una lettera dal carcere del 1931 Gramsci racconta una storia per i propri figli, di cui, a causa della reclusione, non aveva mai visto il più piccolo. Un ragazzino dorme con un bicchiere di latte appoggiato per terra accanto al letto. Un topo beve il latte, il bambino si sveglia e trovando il bicchiere vuoto scoppia a piangere. Allora il topo va dalla capra e le chiede un po di latte. La capra non ne ha, ha bisogno di erba. Il topo va nel campo, e il campo non ha erba perché è troppo riarso. Il topo va al pozzo e il pozzo non ha acqua perché ha bisogno di essere riparato. Allora il bambino va dal muratore che non ha le pietre che ci vogliono. Infine il topo va dalla montagna e la montagna non vuole saperne nulla e sembra uno scheletro perché ha perso i suoi alberi. (Nel corso dellultimo secolo la Sardegna è stata radicalmente disboscata per fornire le traversine ferroviarie allItalia continentale.) In cambio delle tue pietre, dice il topo alla montagna, il bambino, quando sarà grande, pianterà castagni e pini sulle tue pendici. Dopo di che la montagna accetta di dare le pietre. In seguito il bambino ha tanto di quel latte che ci si lava! Più tardi ancora, quando è ormai un uomo, pianta gli alberi, lerosione cessa e la terra diventa fertile.
Da Vivere con le pietre. John Berger, trad. Maria Nadotti. Tamu edizioni, 2001. (![Berger, John. How to Live with Stones](bib:1f3b7cc5-3b40-4f6c-aba1-9bc0486ab4ba). In *Gramsci: Space, Nature, Politics*, edited by Michael Ekers, Gillian Hart, and Alex Loftus, 611. Wiley, 2012. Da Vivere con le pietre. John Berger, trad. Maria Nadotti. Tamu edizioni, 2001. (In English original: ![Berger, John. How to Live with Stones](bib:1f3b7cc5-3b40-4f6c-aba1-9bc0486ab4ba). In *Gramsci: Space, Nature, Politics*, edited by Michael Ekers, Gillian Hart, and Alex Loftus, 611. Wiley, 2012.)